Macabro Nr. 1 - Il mostro nella nebbia

IL MOSTRO NELLA NEBBIA


EDIFUMETTO

Collana: FUMETTI DELL'ORRORE - GRANDI AUTORI - NUOVA SERIE «MACABRO»
Anno: I
Numero: 1
Data: 12 Febbraio 1980
Periodico: quattordicinale
Editore: EDIFUMETTO S.p.A. - Via Redi, 22 - 20129 Milano
Direttore responsabile: R. Barbieri
Registrazione presso il Tribunale di: Milano n. 340 del 7-10-78
Concessionaria per la vendita: ditta SODIP - Milano, Via Zuretti 25, tel. 6967
Spedizione in abbonamento postale: Gruppo II/70
Stampa: COLOR QUATTRO - MONZA
Prezzo: L. 400
Pagine: 116
COLLANA: MACABRO
TITOLO: IL MOSTRO NELLA NEBBIA

PUBBLICITA'

IN EDICOLA

ATTUALITA' NERA : DELITTO NELL'ALTA SOCIETA'
IL VAMPIRO: IL PIPISTRELLO DALLE ALI INSANGUINATE
VARTAN: L'INDIANA BIANCA
MACABRO: IL VAMPIRO E' SOLO

© 1980 by EDIFUMETTO

IL MOSTRO NELLA NEBBIA
«Normalmente non trasporto passeggeri: il mio è un mercantile»
«Riservatemi una cabina e non farò questioni di prezzo. Sono Lord Coward.»
«Avete molto bagaglio?»
«No, ma ho una grossa cassa, grande il doppio di una bara.»
«Che cosa contiene? Una coppia di defunti?»
«NO, ma quel che vi contiene non vi riguarda, però ho una richiesta particolare da farvi.»
«Desidero che sbarchiate me, il bagaglio e la cassa, al largo delle coste di Dover, all'altezza del faro. In quel punto, sarà in attesa il mio yatch, dove mi trasferirò.»
«In questo modo eluderete il controllo doganale allo sbarco: non è legale.»
«Mille sterline, sono legali?»
[Mille sterline erano a quei tempi una somma favolosa ed Hammer, il capitano del mercantile, dimentica i suoi scrupoli. La cassa misteriosa viene imbarcata...»
«Ho notato una cosa strana, in quella cassa che stiamo imbarcando, Capitano...»
«Che cosa?»
«Non ha nessun serramento esterno ed il coperchio non è inchiodato.»
«Beh?»
«Ho provato a sollevare il coperchio, ma non si muove, come se fosse chiuso dall'INTERNO!»
«In questo caso dovrebbe esserci nella cassa qualcuno!»
«Proprio così.»
«Ed io me ne frego, capite? ME NE FREGO! e voi impicciatevi dei vostri affari.»
«Occupatevi di quel che riguarda le vostre mansioni! ordinate ai marinai di mettersi ai posti di manovra!»
«Signorsì.»
(Chi cazzo ci può essere nella cassa? Bah, io me ne fotto, per mille sterline, sarei disposto a trasportare un lebbroso, un rivoluzionario...)
(...e perchè no, la favorita del sultano... oppure le due figlie minorenni dell'ambasciatore americano!)
{PUFF PUFF}
[Durante la notte, quando già il mercantile naviga in alto mare, Lord Coward scende furtivamente nella cala...]
{RRR ZZZ RUAR}
(meno male... dorme!)
(La traversata è lunga: Dio sa se potrà resistere lì dentro!)
(Forse avrei fatto meglio ad ucciderlo: che cosa accadrà quando vorrà essere libero, o appagare il suo bisogno sessuale?)
[Venti giorni dopo, la cassa viene sbarcata durante la notte...]
«Tutto bene, Mylord?»
«Finora sì. Avete provveduto secondo le istruzioni della mia lettera?»
«Sì, un carro con due cavalli ed una carrozza, attendono sulla strada che costeggia la baia prescelta.»
«Dove alloggeremo quando i cavalli saranno stanchi? Non possiamo raggiungere Londra in una sola tappa!»
«Naturalmente.»
«Ho già riservato due stanze per voi ed il cocchiere ed un posto nella stalla, all'albergo del Gufo!»
«Una lercia locanda!»
«Ma in un luogo solitario, lontano da occhi indiscreti...come mi avete raccomandato.»
[La notte seguente, nella stalla dell'albergo del Gufo, la figlia dell'albergatore ha un segreto convegno amoroso con lo stalliere...]
«Se papà ci scoprisse, ci ammazzerebbe tutti e due!»
«Perciò sbrigati a spogliarti.»
«Come il solito: io servo soltanto per farti godere, ma tu non mi ami.»
«Ti amo sì, e del resto non godi anche tu?»
«E avevi tanta voglia che, a quanto vedo, non hai messo niente, sotto il corsetto e la gonna!»
«Scemo! ho fatto così per far più presto!»
«Ogni giorno diventi più bella... e quanto sei morbida... sembri un budino.»
«Ma vacci piano, o mi fai male!»
(Mi hanno eccitato...che Dio li maledica! impazzisco dal desiderio!)
(Assolutamente debbo fottermela! non tocco una fica da due mesi.)
(venga a cercarli i suoi indumenti... la voglio qui, nuda. Ma debbo spaventarli perché quello stronzo di stalliere se ne vada.)
{SPRAAACK}
«Hai sentito?»
«C'è qualcuno!»
«Scappa. Io ci metto più tempo di te a vestirmi. Prendi le tue brache e sparisci!»
(Ma dove sono i miei vestiti? Eppure li ho lasciati qui!)
(Erano qui, ne sono certa!)
«Stai cercando il tuo corsetto e la gonna, bellezza?»
«Mio Dio!»
«Ma chi siete? Perché state nascosto in quella cassa?»
«Perchè così mi pare! non è questo il punto. Vuoi i tuoi abiti, o no?»
«Certo che li voglio: non posso uscir di qui nuda!»
«Ed io voglio te. Facciao a cambio.»
{UUAAAAH}
(E' svenuta! tanto meglio: potrò fottermela, senza sentire strilli e pianti.)
(HUUUU! che delizia! finalmente posso sfogarmi!)
(E adesso me la godo anche dietro! veramente eccitante stare qui compressi!)
(Adesso fuori dai piedi: non mi servi più!)
[Pochi minuti dopo la ragazza riprende i sensi...]
(Come posso essermi addormentata? O sono svenuta?)
(Sono tutta dolorante... Mi pare ricordare che sono stata tirata dentro nella cassa e poi...)
(No... La cassa è chiusa: debbo aver sognato. Che incubo!)
(Però che male qui! Jimmy è un violento e il suo pene diventa sempre più grosso!)
[Il giorno seguente la cassa viene scaricata dinnanzi all'antico palazzotto di Coward...]
«Dove mettiamo quella cassa, Milord? In cantina?»
«Macché cantina! nella stanza degli ospiti!»
[A sera i domestici di lord Coward commentano il suo arrivo...]
«Puoi dirlo.»
«Quella maledetta cassa pesava una tonnellata! Io e Jimmy ci siamo rotti la schiena per portarla su per lo scalone!»
«Chissà perchè il padrone ha fatto mettere la cassa nella stanza degli ospiti!»
«E ha chiuso la porta a chiave.»
«Gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto, per aprire la cassa, e mi ha mandato fuori dai piedi, dicendo ne nessuno deve entrare in quella stanza!»
«Lui invece ci è stato rinchiuso quasi tutto il giorno.»
«Sapete cosa faccio? Vado a dare un'occhiata attraverso il buco della serratura!»
(Accidentaccio; si vede soltanto il padrone... sembra che stia parlando con qualcuno!... ma con chi?!»
«Non ne posso più: ho bisogno di sgranchirmi le gambe! prendere aria!»
«Abbi pazienza.»
«Siamo in autunno e comincia la nebbia, potrai uscire di notte e fare una passeggiata ogni tanto!»
(Comincio a capire: nella grande cassa era rinchiuso QUALCUNO! Ma chi?)
(E perché deve rimanere nascosto, non farsi vedere? Non può essere una donna!)
(Sono sicura che era una voce maschile quella che ho udito.)
[Qualche sera dopo, in casa Baxter, il portalettere...]
«Buonasera, Papà sei stanco?»
«Stanchissimo!»
{VHUA' VHUA'}
«Tip vuole uscire. Aspetta che tu lo porti fuori.»
«Oh, no, porta tu fuori il cane.»
«Sì, ma ho un pò paura! fuori c'è una nebbia tanto fitta, che non si vede oltre il proprio naso!»
«Di che hai paura? Tip è capace di difenderti se qualche malintenzionato ti importuna!»
«Va bene, vado.»
«No, Tip, stasera ti tengo a guinzaglio, altrimenti corri via e se non ti ho accanto ho paura!»
[Quando, poco dopo, Anna si accine a ritornare a casa, con uno strattone il cane fa cadere il guinzaglio di mano alla ragazza...]
«Qui, Tip!»
{BAU BAU}
[Una strana apparizione nella nebbia...]
«Torna indietro, Tip!»
«Mordi pure cagnaccio: ti romperai i dneti contro il ferro dei miei schinieri!»
{GRR}
«Tip!»
«Perdonate, signore: mi è sfuggito di mano il guinzaglio...ma...perchè andate in giro abbigliato come se fossimo nel medioevo? Siete un attore?»
«No.»
«Non avvicinatevi allora, mi fate paura!»
«Non abbiate paura, chiunque è portato a difendere, non ad offendere, una ragazza tanto bella come voi!»
(Che strana voce ha: sembra venire d'oltretomba!)
«Vi accompagnerò a casa per proteggervi da eventuali brutti incontri!»
«Abito qui... con mio padre!»
(Peccato che non vive sola!)
«Grazie per avermi accompagnata. Ma perchè non alzate la celata del vostro elmo e mi mostate il vostro viso?»
«Perchè temo che non vi piacerebbe»
«Siete tanto brutto? Non ci credo, voglio vedervi!»
«Mi rivedrete, verrò a farvi visita, non appena potrò. Non è possibile dimenticare una bellezza pari alla vostra.»
(Ha modi da gran sognore. Forse è uno di quei Lord eccentrici e gli piace andare in giro travestito da guerriero.)
«Papà, ho incontrato un Lord. Mi ha fatto la corte ed ha detto che verrà a trovarmi!»
«Un Lord?!»
«I Lord non vanno in giro a piedi nei quartieri periferici come il nostro e poi, come fai a sapere che è un Lord? te lo ha detto lui?»
«No, ma comunque dai suoi modi si capiva che è un gran signore. E chi, se non un lord, può passeggiare indossando un'armatura da guerriero medioevale?»
«Un guerriero?! Senti, Anna, perchè invece di perderti in sciocche fantasticherie, non prepari la cena?»
«Subito Papà.»
[Frattanto il guerriero, mentre ritorna sui suoi passi, viene abbordato da una prostituta...]
«Ma, guarda... perché cazzo vai in giro vestito in quel modo?»
«Dì, se sotto quella montagna di ferro hai un pene di carne, potrei farti godere!»
«Disponi di una camera tua... privata?»
«Certo! e con mezza ghinea paghi tutto: la camera e la mia fica!»
«D'Accordo»
«Dì, che cosa aspetti a spogliarti?»
«Che tu spenga la luce.»
«Perché? Ti vergogni di mostrati nudo?»
«Un mio capriccio: mi piace fare l'amore al buio.»
«Bah! se così ti piace!»
«Chiavi come un Dio! ma hai il corpo peloso come quello di una scimmia e le unghie che sembrano artigli di tigre!»
«Adesso basta: sono venuto tre volte.
«Non accendere la luce finché non te lo dirò io quando mi sarò rivestito!»
«Vuoi mantenere l'incognito, bel maschione?»
[Ma la prostituta non resiste alla curiosità di vedere il suo cliente ed accende la luce...]
{AAAH UHHAIA HIUUUU}
{SOK}
[Poco dopo...]
(Se ne è andato...il mostro...mamma che orrore... che spavento...)
(Mi ha graffiato, picchiato e per di più non mi ha dato mezza ghinea... figlio di una troia e di un gorilla!)
[Il mattino seguente, nella stanza degli ospiti di lord Coward...]
«Sono esasperato...non ne posso più!»
«E come se non bastasse mi sono innamorato!»
«Innamorato? Di chi? Come? Quando?»
«Ieri sera, quando sono uscito a passeggio, ho incontrato una fanciulla fantastica: Anna! il classico colpo di fulmine!»
«E lei? Ti ha visto come sei?»
«Ma no! sai bene che avevo indossato l'armatura del guerriero che adorna il corridoio!»
«Se mi avesse visto, la sua reazione sarebbe stata uguale a quella della puttana che, come ti ho detto, ho scopato. La colpa di tutto è tua!»
«Mia?!» «Sì, tua! se tu non avessi insistito tanto, non ti avrei accompagnato in quel disgraziato viaggio di esplorazione in Africa e non mi sarei beccato...»
«...questa schifosa, sconosciuta malattia, che mi ha trasformato in un orrendo mostro! hai dimenticato, Coward, che bell'uomo ero?»
«No, Jones, ma abbi pazienza ancora qualche giorno. Hiller il più grande medico chirurgo di europa, e per di più specialista in malattie tropicali...»
«...ha accettato il mio invito di venire qui a Londra per visitarti. Forse troverà il rimedio.»
«Che rimedio vuoi che trovi?»
«Non disperare, Jones! adesso vado in dispensa a prenderti qualcosa da mangiare.»
«E da bere soprattutto!»
[La curiosità di Ruth, la cameriera di lord Coward, diventa ogni giorno più acuta...]
«Da quando il padrone è ritornato, succedono cose strane in questa casa.»
«Il padrone, ruba cibi in dispensa e bottiglie in cantina... cioè...siccome è il padrone, non ruba, perché è tutto suo, ma prende di nascosto, da mangiare a da bere.»
«Qualche sera fa, l'armatura del guerriero è scomparsa, ma, al mattino dopo, era di nuovo al suo posto!»
«Secondo me, la soluzione di questi misteri è nella stanza degli ospiti!»
«Già, ma la porta della stanza è chiusa a chiave.»
«Invece la tua scollatura è ben aperta.»
«Tira via qualla mano, sporcaccione!»
{SPACK}
«Non fare la santarellina! so benissimo che al cocchiere glie l'hai data.»
«E a te non la do.»
«Però, siccome crepo dalla curiosità, te la darò se scopri il mistero della stanza degli ospiti.»
«Davvero?»
«Giuralo su quanto abbiamo di più sacro!»
«Lo giuro.»
[La sera di due giorni dopo...]
«Che cosa vieni a fare in camera mia? Va via!»
«No! ho qui la chiave per chiavarti.»
«Ma che dici?»
«Ho fatto fare una chiave della porta della stanza degli ospiti, prendendo l'impronta con la cera.»
«Allora possiamo entrarci prima che il padrone ritorni dal club!»
«Sì, ma ancor prima devi mantenere la promessa.»
«Hai tanta premura?»
«Certo!»
«Adesso te lo faccio rizzare...»
«Non è abbastanza dritto?»
«Vieni dentro!»
«Sì...non ne potevo più!»
{AAAH}
«Basta, adesso. Dobbiamo sbrigarci, prima che arrivi il padrone!»
«Però dopo me la dai ancora.»
«Ma sì! togliti di dosso!»
«Ci siamo!»
«Sttts! parla sottovoce.»
«Accidentaccio! mi hanno fatto una chiave un pò difettosa!»
«Stai facendo un baccano d'inferno!»
{SCCRA CRIII}
(Chi sarà?)
(Chiunque sia l'importuno indiscreto avrà quel che si merita!»
(Certamente un cameriere curioso. Gli farò passare io la curiosità!)
«Entra prima tu: non so perché comincio ad aver paura!»
«paura di che?»
{SDENG}
{AHIUUUC}
{AAAAH!}
«Che cosa cerchi, piccola sgualdrina?»
«Sei giunta al momento opportuno: avevo giusto voglia di fica.»
«no...no...»
«E' la curiosità che ti ha spinto qui, eh?»
«Perdono... lasciatemi... vi supplico... non uccidetemi!»
«E chi vuol ucciderti? Desidero soltanto chiavarti.»
(E' spaventoso, ma come chiava bene! mi fa impazzire dal piacere, con quel suo enorme coso.)
«Ahh... mi squassi tutta! come godo... come godo...»
«Ancora... ancora... rimettilo dentro!»
[Mezz'ora dopo...]
«Giurami che non dirai a nessuno di avermi visto o ti ammazzerò!»
«Lo giuro sulla testa di mio padre e di mia madre.»
«E giurami che verrai a trovarmi tutte le notti.»
«Lo giuro!»
[Il mattino dopo...]
«Hai visto stanotte, chi mi ha dato una botta in testa? io non ricordo nulla!»
«Ed io non ho visto nessuno!»
«Sai, credo che in quella stanza ci sia un fantasma. Sarà megio stare alla larga!»
«I fantasmi non picchiano, e come farebbero se sono fantasmi?!»
«Che vuoi che ti dica? Io non ho visto nessuno: sono scappata quando ti ho visto cadere a terra!»
«ma io sono stato colpito in camera e mi sono risvegliato fuori con due bozze in testa, e la porta era chiusa!»
«Oufff! che vuoi che ti dica? Nn so niente!»
[Cinque giorni dopo, giunge al palazzo di Coward Hiller, il famoso chirurgo tedesco, il quale esamina lungamnete jones...]
«Allora?»
«Allora è un brutto caso.»
«Non c'è rimedio?»
«L'aspetto che avete assunto è irreversibile, ci sarebbe un'unica soluzione: trapiantare il vostro cervello ed il vostro cuore nel corpo di un uomo dall'apetto normale.»
«Con questa operazione rimarreste sempre voi stesso, con il vostro raziocinio ed i vostri sentimenti, ma il corpo sarebbe diverso da quello vostro di un tempo!»
«E' questo che mi interessa: di non aver l'aspetto di un mostruoso scimmione. Sono disposto a sottopormi a qualsiasi operazione.»
«Ma, santo iddio, dove lo trovi un uomo disposto a darti il proprio corpo?»
«Ci sarà bene un modo di procurarsi un cadavere all'istituto di medicina.»
«Faccio presente che per il successo dell'operazione occorre che il cadavere sia, diciamo, ancora caldo. Cioè morto da non più di un'ora.»
«Faccio presente inoltre l'inconveniente, che il signor Jones assumerebbe agli occhi di tutti l'identità del defunto e quindi ne assumerebbe la parentela e tutti gli obblighi!»
«Per finire non avreste un minuto di requie, signor Jones, perchè sareste un morto resuscitato!»
«Per l'inferno, ci deve essere una soluzione al problema.»
«Non ce n'è Jones: devi rassegnarti!»
«Vai al diavolo, Coward! per colpa tua mi trovo in questo guaio!»
«Non so come, dottor Hiller, ma sono sicuro di trovare un morente che faccia al caso mio. Datemi tempo.»
«Mi trattengo a Londra ancora tre giorni.»
«Benone. Ritornate domani sera con tutto il necessario per fare l'operazione di trapianto»
«Se trovate il soggetto non ho difficoltà. Arrivederci! a che ora?!»
«Alle diciannove in punto troverete un cadavere caldo.»
«Ne dubito!»
[La sera del giorno seguente...]
«Ho congedato la servitù perché non ti vedessero in iro, così mi hai chiesto. Ma a che scopo?»
«Lo so io.»
«Non ti capisco. Fra un quarto d'ora sarà qui e lo hai fatto venire per nulla.»
«Perchè?» «Per giove, dov'è il cadavere che Hiller avrebbe dovuto trovare per l'operazione di trapianto?»
«Tu non lo vedi ma io sì.»
«Ma che vai farneticando?!» «Il cadavere SEI TU!»
[Con un balzo Jones è addosso a Coward e la sua forza straordinaria impedisce ogni resistenza...]
{UAHRGH}
(E' fatta... mancano cinque minuti alle sette!»
[Alle sette precise il chirurgo tedesco picchia al portone del palazzo di Coward...]
(Sono sicuro che vengo per niente, ma la parcella di cento sterline ne vale la pena.)
«Entrate, dottor Hiller, tutto è pronto per l'operazione!»
«Intendete dire che vi siste procurato un cadavere di persona appena deceduta?»
«Sì, è qui dentro.»
«Ma... è Lord Coward!!»
«Sì, l'ho ucciso dieci minuti fa!»
«Siete un assassino, finirete sulla forca! ASSASSINO!»
«Sulla forca ci finirò ugualmente, se ammazzo anche voi!»
«Pertanto, se riufitate di operarmi, trapiantando il mio cervello e il cuore nel corpo di Coward, ammazzerò anche voi!»
«Se poi vi venisse in mente di fare il furbo e di togliermi la vita mentre mi operate, sappiate che ho spedito una lettera al mio notaio, da aprire in caso di morte.»
«In detta lettera c'è scritto che siete voi l'autore della morte di Coward e della mia. Sulla forca ci finirete voi, chiaro?!»
«ma... ma...»
«Se invece l'operazione riuscirà, vi darò diecimila sterline!»
«Diecimila?!?»
«Sì.»
(Per guadagnare diecimila sterline mi ci vorrebbero dieci anni di lavoro!»
«Va bene: vi opererò. Ma qui non è possibile!»
«Aiutatemi a trasportare il cadavere in cucina, c'è un grosso tavolo!»
«Ma pereché avete ucciso proprio il vostro amico?»
«Non avevo scelta.»
«Inoltre, assumere il corpo di Coward, elimina ogni difficoltà futura: conosco le sue abitudini, la sua mentalità, i suoi amici, parenti e servi.»
«Quel che non guasta poi, è il fatto che Coward dispone di una grande fortuna!»
«Capisco, adesso vi anestetizzerò e speriamo che tutto vada bene.»
«Rimane il problema di far scomparire il vostro cadavere.»
«Nessun probema. Lo rinchiuderò nella cassa che mi ha ospitato.»
«Farò caricare la cassa sul mio yatch, e sarà gettata in alto mare!»
«Procediamo allora.»
[Il giorno dopo, rientra la servitù e Ruth va, come d'uso, a portare la prima colazione a Lord Coward...]
«Buongiorno, signore... ma...»
«Ma, che cosa?»
«Avete la testa fasciata. Che cosa è successo?»
«Quel che è successo non vi riguarda. Sbrigate le vostre faccende.»
«Vado.»
(Sono sicura che, il mostro della stanza degli ospiti, gli ha dato una botta in testa, allo stesso modo che ha fatto con il cameriere.)
(Stanotte andrò a trovare il mostro: gliel'ho promesso, e mi farò dire da lui come sono andate le cose.)
[Frattanto Jones-Coward mangia di gusto la prima colazione...]
(E' andato tutto bene. Non sono più Mister Jones, ma Lord Coward!)
(Non appena avrò riacquistato le forze andrò a trovare Anna e le dirò che voglio sposarla.)
(Sarà tanto lusingata di sposare un Lord, che non le importerà se ho una brutta cicatrice sulla fronte e sul petto!)
[A notte Ruth si reca al convegno amoroso con il mostro...]
(strano! mi disse che avrebbe lasciato la porta aperta e invece è chiusa a chiave.)
{TOC TOC}
(non sente: forse sta dormendo, ma se picchio più forte farò troppo baccano!»
[Ruth, delusa, sta per tornare alla sua camera, ma...]
(La chiave che fece fare Fred: come mai è qui?)
(probabilmente gli è caduta dalla tasca dei pantaloni quando il mostro, dopo averlo aggredito, lo ha trascinato nel corridoio!)
(Non c'è! eppure il letto è disfatto come se vi avesse dormito di recente.)
(Che si sia nascosto qui dentro?)
(Forse per farmi uno scherzo...)
[Ruth guarda nella cassa e vede il mostro, ma...]
{AAAH}
L'orrenda visione fa svenire Ruth...]
[La ragazza crolla in terra, accanto alla candela e la fiamma bucia la camicia che ha indosso...]
[E quando il dolore delle bruciature fa riprendere i sensi a Ruth, è troppo tardi...]
{UUUAAAH!}
[un intera ala del palazzo prende fuoco: dei resti di Ruth e del mostro non rimane che cenere...]
[L'incendio non si è propagato sino alla camera di Jones, perchè i pompieri sono intervenuti in tempo a spegnere le fiamme. venti giorni dopo, Jones si reca alla modesta casa di Anna...]
«Che cosa desiderate? Chi siete?»
{GRRR}
«Sono Lord Coward.»
«Sono il guerriero che avete incontrato in una notte di nebbia. Via vevo promesso che sarei ritornato.»
«Oh, molto gentile!»
«In che cosa posso esservi utile?»
«In un solo modo: sposandomi.»
«Voi, un Lord, volete sposare me?! ma io sono figlia di un povero, miserabile, portalettere!!»
«Per pochi giorni ancora.»
«Poi diventerete Lady Anna Coward!»
[Due settimane dopo, il matrimonio viene celebrato...]
[la notte nunziale...]
«Mi sento goffa, sono imbarazzata... sono vergine e... non so che fare... come comportarmi... non ho la mamma e papà non mi ha detto niente...»
«Non preoccuparti: chiudi gli occhi.»
«Ma tu mi vedi nuda... mi vergogno!»
«Con un corpo tanto stupendo, di che devi vergognarti?»
«Oh... Ohhh... mi fai un pò male, ma godo anche tanto!»
«Che bello... non capisco più niente... ohhh... amore mio!»
«Ecco... vai su e giù!»
{AHH}
[Dopo ripetuti amplessi...]
«Come mai hai questa brutta cicatrice all'altezza del cuore?»
«La zanna di un elefante in Africa... ma smettila di toccarmi la cicatrice: provo una strana sensazione!»
«Ma che cosa ti succede, mio Dio?!?!»
«Maledizione! sono tornato quello di prima!!»
(E' un mostro... E' diventato un orribile mostro!»
(Meno male che se ne va, ma come è possibile che si sia trasformato così?! Ho sposato un mostro!)
(Hiller, il maledetto, aveva ben detto che il mio aspetto era irreversibile. Sono ritornato ad essere il mostro di prima!)
(E adesso non c'è che una soluzione: LA MORTE!)
{PLOFF}
[Jones si gettò nelle gelide acque del Tamigi e il suo corpo non fu mai trovato, la ricca e bella vedova, lady Anna Coward, non faticò a trovare un altro marito.[
FINE

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MACABRO N. 1